La delegazione valdostana era guidata dal Presidente regionale Pier Paolo Civelli e composta dai Presidenti di Avis Courmayeur Attilio Chenoz, di Avis Chatillon Angelo Vancheri, di Avis Grand Combin Rosildo Avoyer e dal Consigliere Nazionale Eraldo Giovanetto. Nel suo intervento il Presidente regionale AVIS VDA Civelli ha sottolineato gli importanti risultati conseguiti nel 2017 da AVIS in Valle d’Aosta con oltre 6000 mila donazioni dei soci AVIS, l’impegno nell’ambito della formazione ed aggiornamento dei quadri direttivi, l’assegnazione del Premio del Volontariato del Consiglio regionale per il progetto Don de Sang est Don de Vie e il positivo ritorno della campagna di promozione estiva che ha portato al dono di sangue più donatori Avis a luglio e ad agosto che in altri mesi, in controtendenza con la media nazionale che vede i Centri-raccolta in difficoltà proprio nella pausa estiva con carenze di sangue che vanno poi compensate.
Al centro della relazione del Presidente nazionale Argentoni, che era stato in Valle d’Aosta il mese scorso all’Assemblea regionale AVIS VDA, la Riforma del terzo settore e i risvolti sull’associazione, il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, la governance associativa per l’anno in corso. La sua relazione è stata approvata diventando così il documento di riferimento per la gestione dell’associazione. Un seminario è stato poi dedicato all’evoluzione del sistema trasfusionale italiano con relatore il dottor Pierluigi Berti, direttore del Centro trasfusionale ospedaliero di Aosta.